Incyte: il CEO Meury punta su immunologia e MPN per il dopo Jakafi

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Cambio di rotta in Incyte. Alla prima trimestrale da CEO, Bill Meury annuncia una revisione strategica della pipeline, delle spese e dell’allocazione del capitale, in vista della perdita di esclusività di Jakafi (ruxolitinib), prevista per il 2028. Il farmaco, primo JAK inibitore approvato dalla FDA, è indicato per mielofibrosi, policitemia vera e graft-versus-host disease.

La strategia delineata da Meury si concentra sulle neoplasie mieloproliferative (MPN), con Jakafi e il candidato anti-mutante INCA033989, definito “il progetto più promettente del segmento”, e sull’immunologia, dove la crema Opzelura ha generato 164 milioni di dollari nel Q2 2025 (+38% rispetto al trimestre precedente), grazie all’indicazione in dermatite atopica e vitiligine.

Sul fronte ricerca, il CEO conferma fiducia nel JAK inibitore orale povorcitinib, nonostante i dati meno brillanti nello studio sull’idradenite suppurativa. Il farmaco è attualmente in fase III per vitiligine e prurigo nodularis, e in fase II per l’asma.

Per ottimizzare il portafoglio, Meury prevede una valutazione sistematica della pipeline early-stage, con punteggi attribuiti in base a priorità strategica, probabilità di successo, ritorno sull’investimento e potenziale commerciale. Nessun commento, per ora, su possibili operazioni di M&A o ipotesi di buyout. Nel secondo trimestre 2025, Incyte ha registrato ricavi per 1,06 miliardi di dollari, con una crescita del 17% su base annua.

 

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